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REALIZZAZIONE DI PROGETTI DA PARTE DI ODV, APS E DI FONDAZIONI DEL TERZO SETTORE - ANNO 2022

REALIZZAZIONE DI PROGETTI DA PARTE DI ODV, APS E DI FONDAZIONI DEL TERZO SETTORE - ANNO 2022

Codice: RLD12022024503

Domande dal: 01/04/2022 , ore 10:00

Scade il: 16/05/2022 , ore 12:00

L’obiettivo del presente Avviso è sostenere progettualità capaci di fornire risposte concrete, in un’ottica di multidimensionalità del bisogno, che abbiano un forte carattere di prossimità in risposta ai bisogni dei cittadini e che vedano il territorio e i cittadini attori delle politiche di sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.

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Ente responsabile

Fonti di finanziamento

PRS 2018
REALIZZAZIONE DI PROGETTI DA PARTE DI ODV, APS E DI FONDAZIONI DEL TERZO SETTORE - ANNO 2022

Codice: RLD12022024503

Domande dal: 01/04/2022 , ore 10:00

Scade il: 16/05/2022 , ore 12:00

Scheda informativa

  • Sono ammissibili alla presentazione dei progetti i partenariati composti esclusivamente da enti del terzo settore (ETS) appartenenti alle categorie di seguito dettagliate:

    • organizzazioni di volontariato (ODV);
    • associazioni di promozione sociale (APS);
    • fondazioni del Terzo settore.

    Non potranno essere beneficiari del contributo gli Enti Gestori dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) né enti del terzo settore diversi da quelli sopra elencati, che potranno eventualmente aderire alla rete di sostegno del progetto senza tuttavia ricevere risorse economiche a copertura dei costi eventualmente connessi alla loro partecipazione al progetto.

     

    L’attuazione dell’Avviso ricade temporalmente nella fase di avvio dell’operatività del registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS). In particolare, dal 23 novembre 2021 ha avuto inizio il trasferimento al RUNTS dei dati relativi agli enti iscritti nei registri delle OdV e APS delle regioni e province autonome e nel registro nazionale delle APS. Successivamente al termine dei 90 giorni previsti per il completamento del processo di trasmigrazione ha avuto inizio il procedimento di verifica in ordine alla sussistenza dei requisiti per l’iscrizione al RUNTS.

    Tenuto conto che alla data di pubblicazione del decreto di approvazione dell’avviso le verifiche di cui all’art. 54 del Codice del Terzo settore non sono concluse, ai fini dell’ammissione al contributo, le OdV, APS e Fondazioni del terzo settore devono soddisfare, alla data di pubblicazione del decreto di approvazione del presente avviso, una delle seguenti condizioni:

    • ODV o APS regolarmente iscritte nel registro dell’associazionismo e del volontariato (artt. 5 e 16 L.R. n.1/2008 e ss.mm.) di Regione Lombardia;
    • Fondazione del terzo settore iscritta all’anagrafe ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate;
    • ODV, APS e Fondazioni del Terzo settore regolarmente iscritte nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

    Sono ammesse altresì al finanziamento:

    • le APS regolarmente iscritte nel registro nazionale (art. 7 della legge n. 383/2000; art.16 L.R. n.1/2008) che hanno sede e con operatività documentata sul territorio della Regione Lombardia;
    • le APS regolarmente iscritte in uno dei registri attualmente previsti dalla normativa di settore che hanno adottato un modello organizzativo decentrato, caratterizzato da un unico codice fiscale cui fanno capo varie sedi operative regionali, provinciali e sub -provinciali attraverso le quali le stesse operano declinando territorialmente le proprie attività[1];
    • le reti associative, operanti in Lombardia attraverso soggetto associato avente la tipologia di APS, OdV, Fondazioni del terzo settore, che soddisfano il requisito dell’iscrizione ai registri attualmente previsti dalla normativa di settore o al RUNTS.

    OdV, APS e Fondazioni del terzo settore sono gli unici soggetti che, costituiti in partenariato, possono assumere la qualifica di partner effettivo e beneficiare del contributo pubblico. Nel caso di reti associative, resta fermo che non potranno beneficiare delle risorse soggetti associati diversi dalle tipologie sopra richiamate.

     

    La composizione minima del partenariato, ai fini dell’ammissibilità al contributo, è di almeno 4 enti aventi la tipologia di APS, OdV e fondazione del Terzo settore che assumono il ruolo di partner effettivi. Ai fini della comprova del partenariato, ciascun partner sottoscrive una dichiarazione di adesione (cfr. Allegato A1). 

     

    Nell’ambito del partenariato è individuato, al momento della presentazione del progetto, un soggetto capofila che è responsabile della presentazione della domanda, della cura degli aspetti amministrativi e legali e dei rapporti con Regione Lombardia.

     

    Ogni soggetto, contraddistinto da un codice fiscale, può partecipare ad un solo progetto, in qualità di Capofila/partner effettivo, pena l’inammissibilità di tutti i progetti interessati dalla plurima partecipazione

    Nel caso di APS che hanno adottato un modello organizzativo decentrato caratterizzato da un unico codice fiscale cui fanno capo varie sedi operative regionali, provinciali e sub-provinciali, la singola articolazione potrà partecipare ad un unico progetto.

    Nel caso di partecipazione di una rete associativa per il tramite di un soggetto autonomo (con codice fiscale proprio) lo stesso non potrà partecipare ad un altro progetto né come capofila né come partner.

     

     Tale vincolo non si applica, infine, ai soggetti pubblici/o privati (profit e non profit) appartenenti alle reti di sostegno che, in quanto non beneficiari di risorse, possono aderire a più progetti.  

     

    Tutti i soggetti che compongono il partenariato hanno responsabilità di attuazione e beneficiano del contributo concesso per la realizzazione del progetto. I partner devono, quindi, essere in grado di gestire in proprio la realizzazione delle attività progettuali. Per gestione in proprio si intende quella effettuata attraverso proprio personale dipendente, ovvero mediante ricorso a prestazioni professionali individuali. È escluso il ricorso all’affidamento di attività del progetto a Enti terzi.

     

    Tutti i soggetti del partenariato per essere ammissibili al finanziamento devono avere sede legale o operativa in Regione Lombardia.

     

    Il capofila contestualmente alla presentazione della proposta progettuale dovrà allegare le dichiarazioni sottoscritte dai partner di adesione al partenariato e di assunzione dell’eventuale impegno alla copertura del cofinanziamento (cfr. Allegato A1).

    Il partenariato potrà altresì essere sostenuto nella realizzazione del progetto da altri soggetti pubblici e/o privati (profit e non profit) del territorio il cui coinvolgimento è finalizzato al rafforzamento dell’efficacia e della sostenibilità degli interventi che assumono il ruolo di “soggetti associati”. Tali soggetti costituiscono la rete di sostegno del progetto. La rete di sostegno sarà composta da soggetti che, presa visione del progetto e condividendone gli obiettivi, manifestano la volontà di supportare il partenariato nel conseguimento dei risultati e degli obiettivi di progetto tramite dichiarazione di adesione alla rete di sostegno (cfr. Allegato A2). Resta fermo che gli enti aderenti alla rete di sostegno non possono ricevere alcun contributo per i costi eventualmente sostenuti. L’integrazione del partenariato con enti che partecipano in qualità di “soggetti associati” consente di valorizzare e capitalizzare l’approccio di rete multi-stakeholder facendo crescere la capacità di generare effetti duraturi e sostenibili nel tempo.

    [1] Ai fini dell’ammissibilità al finanziamento è necessaria l’effettiva operatività dell’organizzazione attraverso strutture decentrate (non dotate di autonomia soggettività giuridica) nel territorio regionale lombardo. Per effettiva operatività deve intendersi la presenza di una sede operativa stabile, organizzata, individuabile che svolga sul territorio regionale attività comprovabili.

  • L’Avviso finanzia progetti realizzati da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore che, nel quadro delle attività di interesse generale di cui all’art.5 del Codice del Terzo settore, dimostrino di concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile così come richiamati dal D.M n. 9 del 29 gennaio 2021 nell’ambito delle aree tematiche di intervento individuate dalla Giunta regionale con DGR 6100/2022. 

     

    Le proposte progettuali devono essere coerenti con una delle 6 aree tematiche, di seguito elencate, e contribuire alle priorità di intervento che rappresentano gli indirizzi di valenza locale per l’elaborazione delle proposte progettuali.

     

    Aree tematiche:

     

    1. Supporto alle persone in situazione di fragilità

    Priorità di intervento

    1. anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.);
    2. promuovere azioni di contrasto delle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana sviluppando iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato;
    3. promuovere lo sviluppo di interventi per favorire l’autonomia delle persone con disabilità e favorire una migliore gestione della vita quotidiana;
    4. promuovere azioni di contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale;
    5. promuovere attività di informazione, orientamento e accompagnamento per favorire l’accesso alla rete dei servizi e interventi sociali del territorio

     

     

    1. Supporto all’infanzia e alla famiglia

          Priorità di intervento

    1. promuovere e diffondere azioni volte ai bisogni dell’infanzia e favorire lo sviluppo di servizi educativi organizzati in modo da rispondere efficacemente alle esigenze di educazione e cura dei bambini e, nel contempo, aiutare le famiglie a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro;
    2. fornire affiancamento, e accompagnamento su bisogni specifici anche con riferimento ai componenti fragili della famiglia (persone con disabilità);
    3. fornire servizi di prossimità in risposta a bisogni di prima necessità e di pronto intervento attivando e promuovendo lo sviluppo di reti di persone e famiglie nel territorio che favoriscano lo sviluppo di ulteriori sinergie;
    4. promuovere la genitorialità e la condivisione delle responsabilità familiari;
    5. realizzare azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari finali (welfare generativo), al fine di aumentare l’efficacia degli interventi;

     

    1. Contrasto alla povertà educativa (giovani e adolescenti)

    Priorità di intervento

    1. promuovere servizi/ambienti dedicati all’apprendimento con il coinvolgimento degli enti pubblici e privati del territorio (comunità educante) anche attraverso progetti individuali personalizzate;
    2. promuovere e diffondere azioni volte alla prevenzione e al contrasto al bullismo e cyberbullismo anche attraverso percorsi di sviluppo ad uso consapevole delle tecnologie digitali;
    3. diffondere e favorire la promozione e lo sviluppo dello sport come strumento di promozione del benessere, aggregazione e crescita sociale;
    4. promuovere e diffondere azioni volte a rinforzare i legami sociali e a valorizzare le risorse (formative, culturali, lavorative, espressive, ecc.) della comunità educante.

     

    1. Promozione della cultura del volontariato

              Priorità di intervento

    1. promuovere la cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;
    2. promuovere forme di collaborazione per l’elaborazione di strategie comuni, scambio di esperienze, formazione e aggiornamento capaci di favorire una cittadinanza attiva consapevole e orientata al bene comune;
    3. sviluppare e rafforzare il rapporto intergenerazionale per la trasmissione relazionale dei saperi;
    4. promozione e diffondere la cultura dello sport e fornire servizi di aggregazione per lo svolgimento dell’attività sportiva

     

    1. Sviluppo di città vivibili

    Priorità di intervento

    1. sviluppare e rafforzare legami sociali da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate, con particolare riferimento allo sviluppo di azioni comunitarie, di coesione, che abbiano l’obiettivo di creare legami e relazioni di prossimità significative;
    2. promuovere e diffondere la cultura della partecipazione attiva delle famiglie alla vita dei quartieri favorendo l’accrescimento della consapevolezza per l’abilitazione e il territorio in cui si vive;
    3. promuovere lo sviluppo di competenze atte a favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale;
    4. promuovere servizi/ambienti dedicati all’aggregazione/lavoro collaborativi, vissuti come luogo di incontro, condivisione, scambio e sviluppo di nuove opportunità.

     

    1. Sostenibilità ambientale

    Priorità di intervento

     

    1. favorire lo sviluppo di comportamenti virtuosi di acquisto sostenibile e responsabile valorizzandone anche i vantaggi sociali, ambientali ed economici;
    2. promuovere lo sviluppo dell’economia circolare, promuovendo azioni di scambio e riuso di beni non utilizzati (ad esempio favorendo la creazione di community e network).
    3. favorire lo sviluppo di comportamenti virtuosi di inclusione sociale, in particolare in favore delle persone con disabilità o altre fragilità o a rischio di esclusione sociale;
    4. sviluppo di percorsi di inclusione socio-lavorativa e di integrazione nelle comunità;

    promuovere servizi/ambienti di rigenerazione ambientale, sociale ed economica (ad esempio favorendo la creazione dell’agricoltura di comunità).

     

  • Alla realizzazione dell’iniziativa concorrono risorse statali (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - D.M. n. 9 del 29 gennaio 2021) complessive per l’anno 2022 - come risultanti dalla programmazione triennale 2019-2021 contenuta nel precedente D.M. n. 166/2019 e definite nel Decreto Direttoriale di approvazione n. 458 del 10 settembre 2021 allegato alla Nota n. 16538 del 4 novembre 2021 Linee Guida di attuazione – pari a € 2.552.887,00,  salvo ulteriori risorse che si renderanno disponibili.

    Il riparto per la realizzazione dei progetti è:

    • Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore (art. 72, commi 1 e 2, del d.lgs. n.117/2017) pari a € 1.068.383,21;
    • Altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore (art. 73, comma 2, lettere a) e b) del d.lgs. n.117/2017ì pari a € 1.484.503,79.

     

    L’ammontare del contributo pubblico complessivamente concesso ai progetti con capofila o partner le Fondazioni del terzo settore non potrà eccedere la quota di € 1.068.383,21

    Qualora all’esito della fase di istruttoria il valore del contributo pubblico richiesto dai progetti ammissibili (cioè con punteggio uguale o superiore a 60) con capofila o partner le Fondazioni del Terzo settore dovesse essere superiore a € 1.068.383,21, saranno finanziati solo i progetti, in ordine decrescente di punteggio, fino al raggiungimento del massimale fissato. Qualora, invece, all’esito della fase di istruttoria il valore del contributo pubblico richiesto dai progetti ammissibili con capofila o partner le Fondazioni del Terzo settore dovesse essere inferiore a € 1.068.383,21 Regione Lombardia si riserva la facoltà di finanziare, fino ad esaurimento delle risorse disponibili e in ordine decrescente di punteggio, progetti ammissibili presentati da partenariati costituiti esclusivamente da OdV e APS.

    Le risorse sono iscritte in appositi capitoli di entrate (cap. 13399) e di spesa (cap.13400) sul bilancio regionale per l’anno 2022 pari a € 2.552.887,00.

  • L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto.

    L'agevolazione di cui al presente bando non si configura come “Aiuto di stato”.

    Il costo totale del progetto, pena l’inammissibilità, non potrà essere inferiore a € 31.500 e superiore a € 56.250.  Il contributo pubblico non potrà essere inferiore a € 25.200,00 e superiore a € 45.000,00 e, in ogni caso, non potrà essere superiore all’80% del costo totale del progetto.

    Il partenariato dovrà cofinanziare il progetto in misura pari ad almeno il 20% del costo totale del progetto.

     Il cofinanziamento potrà essere assicurato:

    • attraverso la valorizzazione del lavoro del personale volontario nella misura massima del 50% del valore complessivo del cofinanziamento;
    • con risorse finanziarie proprie o reperite attraverso raccolta fondi

    Con riferimento al cofinanziamento assicurato attraverso il ricorso a risorse finanziarie degli enti beneficiari o di terzi, al momento della presentazione del progetto deve essere assunto l’impegno da parte del partenariato (in sede di domanda di contributo) o del soggetto terzo (attraverso specifica dichiarazione di impegno al cofinanziamento (cfr. Allegato A1 e Allegato A2). 

    Resta fermo che il cofinanziamento non può essere coperto dai proventi del 5 per mille né da altri finanziamenti pubblici.

  • Intervento che non costituisce aiuto di stato
  • La domanda di accesso al contributo può essere presentata esclusivamente online attraverso il portale di Regione Lombardia dedicato ai bandi www.bandi.regione.lombardia.it a partire dalle ore 10:00 del 01.04.2022 ed entro le ore 12:00 del 16.05.2022.

    Per accedere al portale occorre registrarsi e autenticarsi:

    1. con il PIN della tessera sanitaria CNS (in tal caso sarà necessario quindi aver
      richiesto il PIN presso uno degli sportelli abilitati presenti nella Regione di appartenenza, portando con sé la tessera sanitaria e un documento d’identità valido e di essersi dotati di un lettore di smartcard e di aver caricato sul proprio computer il software per il suo utilizzo);
    2. con lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale https://www.spid.gov.it/). Le modalità di attribuzione dello SPID per ciascun Identity Provider sono comunque immediatamente visibili sul sito: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid e, con specifico riferimento agli
      italiani all’estero, si consiglia di visitare il link https://www.spid.gov.it/domande-frequenti (“Può avere SPID anche un cittadino italiano residente all’estero?”).
    3. con la CIE (Carta di Identità Elettronica) e relativo PIN. Per informazioni sul suo
      funzionamento: https://www.cartaidentita.interno.gov.it/identificazione-digitale/entra-con-cie/

    Non sono ammesse altre modalità di presentazione della candidatura. La mancata osservanza delle modalità di presentazione e il completo caricamento degli allegati richiesti costituirà causa di inammissibilità della domanda.

    Al termine della compilazione on line della domanda di partecipazione il proponente dovrà procedere a scaricare la domanda di accesso al contributo generata automaticamente dal sistema, farla firmare elettronicamente dal legale rappresentante dell’ente capofila o suo delegato (Cfr. Allegato A3) secondo le modalità di seguito descritte e caricarla sulla piattaforma

    Ai sensi del Regolamento dell'Unione Europea numero 910/2014, cosiddetto regolamento “eIDAS” (electronic IDentification Authentication and Signature - Identificazione, Autenticazione e Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione utile alla partecipazione al bando dovrà essere effettuata o con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi anche la firma con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), purché generata attraverso l'utilizzo di una versione del software di firma elettronica avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b) , 35, comma 2, 36, comma 2, e 71.

    La domanda non deve essere perfezionata con il pagamento dell’imposta di bollo in quanto esente ai sensi del D. Lgs. 117/2017, art. 82, comma 5.

    Le domande di accesso al contributo sono trasmesse e protocollate elettronicamente solo a seguito del completamento delle fasi sopra riportate cliccando il pulsante “Invia al protocollo”. In mancanza di tale invio la domanda si considera non presentata. Si rappresenta che la domanda deve essere inoltrata corredata dai seguenti allegati:

    • A1 Dichiarazione di adesione al partenariato ed eventuale impegno al cofinanziamento;
    • A2 Dichiarazione di adesione alla rete di sostegno ed eventuale impegno al cofinanziamento (ove prevista la rete);
    • A3 Delega di firma soggetto diverso rappresentante legale (eventuale);

     

     A conclusione della suddetta procedura il sistema informativo rilascia in automatico numero e data di protocollo della domanda di contributo presentata. Ai fini della verifica della data di presentazione della domanda farà fede esclusivamente la data di invio al protocollo registrata dalla procedura online.

    L’avvenuta ricezione telematica della domanda è comunicata via posta elettronica all’indirizzo indicato nella sezione anagrafica di Bandi online al soggetto richiedente, con il numero identificativo a cui fare riferimento nelle fasi successive dell’iter procedurale

  • Il contributo è assegnato tramite procedura valutativa a graduatoria.

    Le domande saranno valutate in base ai criteri di valutazione (cfr. C3.c) che prevedono l’attribuzione di un punteggio fino a un massimo di 100.

    Saranno considerati ammissibili al finanziamento i progetti che raggiungono una valutazione almeno pari a 60 punti.

    I progetti ammissibili saranno finanziati fino ad esaurimento delle risorse. I progetti con capofila o partner le Fondazioni di Terzo settore saranno finanziati fino al raggiungimento del massimale di cui al punto A4.

    Terminata la fase di valutazione delle domande ritenute ammissibili, verrà definita una graduatoria contenente due distinti elenchi:

    • uno in relazione alle risorse per il finanziamento dei progetti che vedono la partecipazione in partenariato di Fondazioni del Terzo settore in qualità di capofila o partner;
    • uno in relazione alle risorse per il finanziamento dei progetti che vedono la partecipazione in partenariato di OdV e APS.

    I due elenchi conterranno: i progetti ammessi e finanziati, i progetti ammessi e non finanziati, i progetti non ammessi.

  • Qualsiasi informazione relativa ai contenuti del bando e agli adempimenti connessi potrà essere richiesta alla seguente casella di posta:

    BandoTerzoSettore2022@regione.lombardia.it

    Per le richieste di assistenza alla compilazione on-line e per i quesiti di ordine tecnico sulle procedure informatizzate è possibile scrivere a all’indirizzo   bandi@regione.lombardia.it o telefonare l numero verde 800.131.151 operativo da lunedì al sabato, escluso i festivi:

    • dalle ore 8.00 alle ore 20.00 per i quesiti di ordine tecnico
    • dalle ore 8.30 alle ore 17.00 per richieste di assistenza tecnica
Dario,
il tuo assistente digitale